Descrizione Sentiero
Itinerario lungo, eventualmente frazionabile tramite la variante 571a, che tocca diverse chiese campestri e offre numerose vedute panoramiche.
Da Acqui Terme si percorre la ex strada statale 30 della Val Bormida fino a trovare le indicazioni per Ponti; giunti in paese si parcheggia l’auto nei pressi del Palazzo Comunale, dove parte l’itinerario.
Dalla piazza del Municipio si imbocca Via Città di Dipignano, uscendo dal paese e svoltando a destra sul ponte sul fiume Bormida; appena oltre si trova sulla sinistra la chiesetta di San Rocco, la cui fondazione pare risalire al 1630, come ringraziamento allo scampato pericolo della peste di manzoniana memoria.
Tornati sul percorso si oltrepassa il cavalcavia sulla statale e si svolta subito a destra su una comoda carrozzabile inghiaiata che costeggia la statale per circa 700 metri; pochi metri prima della cascina Pepe si prende lo sterrato a sinistra che sale nel bosco tra piante di orniello (Fraxinus ornus), robinia (Robinia pseudoacacia) e nocciolo (Corylus avellana).
In località Palarè si gira a sinistra, tra boschetti di castagno (Castanea sativa) e rovere (Quercus petraea) alternati a radure che offrono scorci panoramici sulle alture circostanti; sbucati su una piccola strada asfaltata si tiene la destra, costeggiando la recinzione di una azienda agricola e girando ancora a destra nei pressi dell’annesso agriturismo.
Dopo circa 300 metri si arriva alla bella chiesa di San Desiderio, edificata nel 1719 in stile barocco, posta in posizione panoramica; il luogo merita davvero una sosta.
Dalla chiesa si scende su asfalto fino alla sottostante Provinciale, dove si svolta a destra per attraversare il ponte sulla Bormida; appena passato il fiume si gira alla seconda stradina a destra che si snoda fra statale e fiume fino a svoltare a sinistra ad un sottopasso.
Appena passato il sottopasso si trova, nei pressi della recinzione di un’abitazione la deviazione sulla sinistra che conduce in pochi passi alla chiesetta di San Martino, che appare un po’ sacrificata tra una casa e la strada statale; tornati sul percorso si supera il passaggio a livello svoltando prima a sinistra e poi subito a destra, proseguendo su asfalto in salita per circa 1,5 chilometri, fino a giungere alla vecchia chiesa di Ponti, dedicata alla Madonna Assunta e attualmente in fase di restauro conservativo: il panorama sulla Val Bormida e le colline circostanti merita senz’altro una pausa.
Nei pressi della Chiesa parte la variante 571a che scende in paese, la quale permette in pochi minuti di ritornare al Municipio e consente di realizzare un percorso più breve per coloro che non vogliono coprire l’intero anello.
L’itinerario prosegue in salita sulla stradina asfaltata per circa 200 metri e subito dopo un’abitazione svolta a sinistra su una stradina campestre che si segue per 600 metri, fino a giungere ad una cascina abbandonata dove si svolta a destra; in breve si sbuca su una stradina asfaltata in corrispondenza di un bivio, ove si tiene la destra.
Dopo 200 metri si svolta a sinistra, prendendo la strada del Romano (inghiaiata) che si snoda tra vigneti e cascine isolate, costeggiata da caratteristici muretti in pietra; giunti nei pressi di una abitazione si svolta a sinistra e subito dopo a destra, oltrepassando un frutteto e attraversando poi l’aia di una bella cascina in pietra.
Poco dopo si lascia la carrozzabile e si gira a destra, su un sentiero costeggiato da roverella (Quercus pubescens) e ginepro (Juniperus communis) che conduce in breve alla frazione Case Variando; si risale su asfalto fino al primo tornante dove si imbocca lo sterrato che risale fino alla strada provinciale.
Si svolta a destra sulla provinciale e dopo 400 metri si giunge alla Chiesa di S. Anna, posta in posizione panoramica a breve distanza dal paese di Castelletto d’Erro; si gira a destra sulla SP 225 e dopo 300 metri si incontra una cappelletta dove si prende una piccola strada asfaltata che scende sulla destra e che diventa poi inghiaiata.
Dopo circa 500 metri si incontra un tornante e si lascia la carrozzabile prendendo una stradina sterrata che, superata un’ampia radura, svolta a sinistra, entrando in un castagneto all’interno del quale si tiene ancora la sinistra per poi svoltare in decisa salita a destra fino a sbucare di nuovo sulla sovrastante strada provinciale; qui si gira a destra e, percorsi pochi metri, si piega ancora a destra su una strada sterrata che si snoda a mezza costa.
Giunti ad un bivio si può svoltare a destra e salire in pochi minuti al Bric delle Forche, punto panoramico, purtroppo rovinato da diversi ripetitori; tornati sul percorso si continua sulla stradina che sbuca nuovamente sulla provinciale, dove si gira a destra e subito dopo di nuovo a destra all’incrocio.
Seguendo l’asfalto si giunge in breve alla chiesetta della Madonna Carpeneta, dove si può effettuare una sosta; proseguendo si arriva dopo circa 500 metri in località La Feia, dove si prende il sentiero che scende sulla sinistra tra le ginestre, arrivando sulla stradina asfaltata sottostante.
Si prosegue per pochi metri su asfalto per girare decisamente a destra sullo sterrato che si inoltra nel bosco e continua a mezza costa, offrendo scorci panoramici sui calanchi della zona; superato un bivio dove si tiene la sinistra si costeggia una cascina e si continua a scendere verso la località Satragni.
Subito dopo tale località si svolta a sinistra su una carrozzabile che in breve conduce ad una bella casa in pietra posta in posizione panoramica, nei pressi della quale si svolta a sinistra in discesa nel bosco fino ad arrivare a un’abitazione abbandonata dove, con un tornante si svolta a destra.
Si segue la strada campestre che poi si collega ad una asfaltata; dopo circa 200 metri in discesa si prende a destra seguendo un’esile traccia che sale in corrispondenza di una corda d’appoggio.
Dopo un tratto parzialmente invaso dalla vegetazione, si sbuca su una carrareccia in prossimità di un tornante dove si tiene la destra; quasi subito si lascia tale strada deviando a sinistra e proseguendo all’interno di un bel bosco con esemplari di castagno, rovere e ciavardello (Sorbus torminalis).
Usciti dal bosco e costeggiata un’ampia radura, si sbuca su un’ampia carrozzabile e svoltando a sinistra si prosegue fino ad arrivare ad alcune abitazioni; da qui si costeggia la ferrovia, dapprima su ghiaia e poi su asfalto e, superato il passaggio a livello si entra nel paese di Ponti, dove, nella piazza del Municipio si chiude il percorso ad anello.
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Caratteristiche
Difficoltà: Escursionistico
Lunghezza: 21,54 km
Tempo: 6 Ore