Descrizione Sentiero
Risaliti dalla Valle Erro, si percorre la strada che solca il crinale e da Località Monteacuto arriva in Località Brovi, punto panoramico con vista sugli Appennini Liguri dove è collocata un’area di sosta attrezzata; proseguendo a sinistra si procede verso Miogliola (Frazione di Pareto), con la possibilità di arrivare attraverso la deviazione per Sassello fino all’Alta Via dei Monti Liguri o di giungere all’area di sosta attrezzata realizzata attorno alla Chiesa campestre di San Lorenzo Martire, lungo la S.P. che collega Pareto a Mioglia e a Sassello. Svoltando in Località Brovi a destra si prosegue invece lungo l’Itinerario, scendendo tra i calanchi fino a raggiungere Roboaro (Frazione di Pareto); proseguendo a sinistra, si percorre un breve tratto della S.P. per Malvicino, si fiancheggia un antico pozzo e si arriva alla Chiesa di San Rocco, affacciata sulla piazza del borgo. Atraversato il centro abitato e percorso un tratto sulla S.P. per Pareto, si svolta a destra e, salendo attraverso i campi, si giunge in Località Giuliani, con al centro la Cappella campestre di San Giuliano; svoltato a sinistra, dal sagrato si scende lungo l’antica S.C. che attraversa prati e campi, con una splendida vista sul concentrico di Pareto con sullo sfondo le Alpi Liguri; si prosegue sul nuovo tratto asfaltato e si arriva procedendo a sinistra all’Area di sosta attrezzata (Porta di Valle di Pareto) attigua alla Chiesa campestre della Beata Vergine, detta Madonna del Romitolo, e alla S.P. per Mioglia (SV), con la stazione dei pullman di linea per Savona e il collegamento al Sentiero 585 – Anello di Pareto; con una breve deviazione a destra si sale invece al concentrico, con l’Oratorio di Nostra Signora Assunta in Cielo affacciato su Piazza C. Battisti e la Cappella campestre di Santa Rosalia lungo Via Marconi e, oltrepassata l’antica Porta dei Borreani (traccia della cinta muraria medievale), al centro storico,arroccato attorno alla Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo e al Castello Aleramico. Svoltando invece a sinistra lungo il Sentiero 585, si percorre un tratto di S.P. fino alla Cappella campestre di San Lorenzo e a Località Martini, dove si svolta a destra e, oltrepassato lungo la S.C. per Squaneto il Monumento ai partigiani caduti durante la Seconda Guerra Mondiale, si svolta a sinistra, per scendere lungo una vecchia strada sterrata che fronteggia i Boschi di Monte Orsaro; oltrepassato il Prato dei Grilli, si prosegue scendendo fino ad immettersi di nuovo a sinistra sulla S.C. per Squaneto. Svoltando ancora a sinistra, si attraversa il guado sul Torrente Valla, superato il quale si sale lungo la S.C. fino a Squaneto (Frazione di Spigno Monferrato); oltrepassato il borgo con la Chiesa di S. Anna (nella quale è custodita una pregevole statua in marmo della Madonna di Scuola genovese), si sale sulla S.C. per Piana Crixia (SV) fino alle Case Soprane, dove si gira a sinistra, per salire sulla collina che consente una vista panoramica sui Boschi di Monte Orsaro e sull’Appennino Ligure. Girato attorno alla collina, si può deviare sulla S.C. verso Piana C., per raggiungere il Sentiero Bormida Natura 1 (che conduce all’Alta Via dei Monti Liguri), oppure attraversare la strada asfaltata per immettersi nell’antica Strada denominata Strada della Langa, traccia di un’antica Via franca (o Via del sale); arrivati sulla Comunale asfaltata per Località Lovesi, si svolta a destra e, arrivati alla Cappella campestre della Madonna della Langa, costruita sul bivio tra Località Val San Ry e Località Lovesi, si prosegue a sinistra e si può godere di una vista panoramica sulle colline e sui paesi circostanti, fino a Ponzone. Procedendo ancora a sinistra sui calanchi, poi a destra e nuovamente a sinistra, per seguire il tracciato dell’antica Strada della Langa, si arriva a Montaldo (Frazione di Spigno M.); arrivati al borgo, dove è stata collocata un’area di sosta attrezzata dalla quale si può godere di un’ampia vista panoramica sulla Valle Bormida, dominata dalla Torre di Merana, e sulle Alpi Liguri, svoltato a destra e oltrepassati la Chiesa di San Carlo Borromeo e l’Oratorio della Santissima Annunziata, si sale fino alla Cappella di San Carlo, e salendo ancora a destra lungo una breve deviazione dalla quale si possono ammirare le Alpi Liguri e le torri che sovrastano la Valle Bormida si arriva fino alla sommità del Bricco della Calma (516 mt.); proseguendo invece dritti lungo l’antica S.C. (da qui denominata Via Piana), si scende fino all’attuale S.C. e, svoltato a destra, si arriva in Località La Cucca. Sia dall’agglomerato di Montaldo (dalla S.C. per Spigno M., girando a sinistra e poi ancora a sinistra, poco oltre Località Mozzoni) che da Località La Cucca (sulla medesima S.C., svoltando a destra e poi ancora a destra, oltrepassata Villa Tassara), si può guingere, prendendo a destra per la S.C. per Merana in Località Blenci e attraversando la Piana di Montaldo e il ponte sulla Bormida di Spigno, al Sentiero 575 – Anello di Merana. Proseguendo invece a sinistra da Località La Cucca, si può godere passando su uno stretto crinale a sinistra di un’ampia veduta sul Fiume Bormida e a destra sull’invaso della Diga di Spigno, ricavato nell’alveo del Torrente Valla; da lì si scende fino ad attraversare la S.P. (Alessandria – Acqui Terme – Savona), per entrare nel Concentrico di Spigno Monferrato. Si può quindi visitare il centro storico, arroccato su uno sperone roccioso che si erge tra la Valla e la Bormida, con la Chiesa Parrocchiale di Sant’Ambrogio, l’Oratorio della Santissima Annunziata (con gli affresci del XVII secolo) e i resti del Castello dei Marchesi Del Carretto, distrutto dagli Spagnoli nella seconda metà del Seicento. Una deviazione al percorso dal concentrico di Spigno, proseguendo dritti alla cima di Viale Barosio e oltrepassando il tratto in cui la S.C. per Mombaldone (AT) procede incassata tra due pareti verticali (scavate nella pietra arenaria che forma la collina), permette di scendere al Ponte romanico di San Rocco e di attraversare la Piana di Spigno fino all’Abbazia di San Quintino, fondata nel 991 da Anselmo del Monferrato, figlio del Marchese Aleramo.