Descrizione Sentiero

Bel percorso che unisce i paesi di Cartosio e Ponzone, entrambi inseriti nel Biodistretto Suol d’Aleramo, attraversando aree coltivate e boschi e offrendo splendidi scorci panoramici sul territorio circostante.

Cartosio è un paese affacciato sulla valle del torrente Erro, caratterizzato dalla presenza, nel concentrico, della chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo e della imponente torre medievale, risalente al XIII secolo, che domina la piazza intitolata a Umberto Terracini, il presidente dell’Assemblea Costituente, sepolto nel locale cimitero. Nelle borgate circostanti sono presenti 7 chiesette campestri, alcune delle quali risalenti al 1600.
L’Amministrazione Comunale organizza numerose manifestazioni nel corso dell’anno al fine di promuovere il territorio e i suoi prodotti tipici, alcuni dei quali con certificazione biologica (vini, miele, robiole, zafferano, carni provenienti da bovini di razza Piemontese e tra i salumi, la “baccanhalia”, un salame alla nocciola).
Ponzone è un borgo posto in posizione dominante, scelto da molti turisti come luogo di villeggiatura per l’aria salubre e la tranquillità; in paese sono da visitare la Chiesa Parrocchiale di San Michele del 1627 con opere del Moncalvo ed un prestigioso organo Lingiardi del 1887 e l’Oratorio della Compagnia del Santo Suffragio, una sorta di museo sacro che contiene varie opere d’arte fra cui il gruppo ligneo “Visione di San Giovanni Evangelista a Patmos” o “Visione dell’Apocalisse”, dello scultore genovese Anton Maria Maragliano (per prenotare visite contattare il Comune di Ponzone allo 0144/78103 in orario d’ufficio).
Dalla piazza di Ponzone si può apprezzare una splendida veduta panoramica, anni fa definita dal Touring Club come la seconda più bella d’Italia dopo quella sul Gran Sasso.

Un tratto del sentiero 569, insieme al 569a e ad un tratto del 570 costituiscono un itinerario ad anello denominato “Antichi itinerari a Cartosio, tra borghi, natura e chiese campestri” che parte dal capoluogo, raggiunge la frazione Saquana e il Santuario Nostra Signora della Pieve nel comune di Ponzone e ritorna infine a Cartosio, con una lunghezza totale di  8,5 chilometri. 

Da Acqui Terme si percorre la ex SS334 del Sassello fino a trovare sulla sinistra la deviazione per il paese di Cartosio; giunti sulla piazza del paese si parcheggia l’auto nei pressi della torre medievale.

Il percorso parte dalla Torre, in Piazza Terracini (230 m s.l.m.), visitabile fino alla sua sommità (per le chiavi di accesso rivolgersi al Bar Nazionale ai piedi del monumento), transita davanti all’area mercatale coperta e prende a sinistra in direzione di Ponzone, giungendo in breve alla chiesetta dell’Ascensione di Gesù (citata dal Casalis in un documento del 1836); al bivio seguente il cammino tiene la sinistra (a destra si trova invece il sentiero 570) e segue l’asfalto, che procede tra i campi coltivati.
Il cammino giunge nei pressi di una spettacolare quercia secolare (Quercus robur) e, dopo un breve tratto lascia la strada asfaltata e prende la stradina campestre sulla sinistra che si snoda tra prati e boschetti; il percorso attraversa la strada asfaltata e prende la mulattiera che si inoltra tra ginestre (Spartium junceum) e altri arbusti che stanno riconquistando gli spazi non più coltivati.
Il sentiero si addentra nel bosco di rovere (Quercus petraea), roverella (Quercus pubescens) e castagno (Castanea sativa), supera il guado sul Rio della Madonna e risale il versante con diversi tornanti costituiti da calanchi fino a transitare nei pressi dei ruderi in pietra di una cascina; il cammino prosegue in piano e giunge in breve al Santuario di Nostra Signora della Pieve di Ponzone (391 m s.l.m.), edificato secondo la tradizione nell’anno 1000, nel luogo ove la Madonna comparve ad una pastorella sordomuta. L’edificio, rimaneggiato e praticamente rifatto nel 1694, custodisce al suo interno la statua rinascimentale della Madonna gravida. La volta ed il catino absidale sono decorati da affreschi del 1859 (figure e ornati di Tomaso Ivaldi detto “il Muto” di Toleto). Nella chiesa si conserva anche uno splendido reliquiario d’argento dell’orefice Bernardino Badino di Asti. Il portale in pietra è opera dello scultore G.B. Solare.

Il luogo è veramente meraviglioso, contraddistinto dal Santuario, da un parco di grandi tigli e dalle cappelle della Via Crucis disposte sul pendio in maniera coreografica, quasi a creare un anfiteatro che incanta chi giunge sul posto.
Nei pressi del luogo di culto si trova il bivio con il sentiero 569a che collega il Santuario alla frazione Saquana nel comune di Cartosio.
Lasciato il Santuario, il cammino segue la strada asfaltata per un breve tratto e poi gira a sinistra sulla carrareccia che scende tra campi e filari alberati fino a guadare nuovamente il Rio della Madonna; dal fondovalle il sentiero si inerpica sul versante boscato fino ad arrivare ad una bella abitazione in pietra, sede del B&B “La Civetta”.
Il percorso segue i tornanti della stradina inghiaiata che risale fino a giungere sulla strada asfaltata, dove prende a destra; dopo un breve tratto il cammino svolta a sinistra sulla strada inghiaiata, costeggiando alcune abitazioni e prende poi il sentiero a destra che sale tra gli alberi. Nei mesi primaverili ed estivi il paesaggio è arricchito dallo splendido spettacolo delle ginestre (Spartium junceum) e orchidee selvatiche in fiore.
Il percorso arriva alle prime case di Ponzone e in breve giunge alla piazza del paese (629 m s.l.m.), dalla quale, nelle giornate limpide, si gode di uno straordinario panorama sul territorio circostante e su parte dell’arco alpino, con la splendida vetta del Monviso che si erge maestosa.


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